Scoperte strutture sottomarine sommerse: la piattaforma sommersa Sicilia-Malta al centro dell’attenzione scientifica

Trovate strutture sommerse nei fondali del mare di Sicilia e Malta

La Sicilia e Malta sono due isole che si affacciano sul Mar Mediterraneo, e da sempre rappresentano una zona di grande interesse per la ricerca marina e l’esplorazione subacquea. Tuttavia, solo di recente si è scoperta l’esistenza di strane forme potenzialmente antropiche su questa vasta piattaforma sottomarina tra le due isole, che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo scientifico, anche a seguito del rilascio di alcuni video esplicativi sulla piattaforma video Youtube.

Proprio su questa piattaforma sottomarina sembra stiano convergendo tre progetti di grande rilevanza internazionale: il progetto Idmar,  Alè Europe e il progetto KM3Net. Entrambi i progetti si concentrano sulla raccolta di dati e informazioni sulle risorse marine nel Mediterraneo, ma hanno obiettivi e metodi di ricerca differenti.

Alè Europe è un progetto di ricerca che si concentra sulla sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico della regione del Mediterraneo, attraverso la raccolta di dati sulla biodiversità marina, l’impatto dell’inquinamento e la salute dei fondali marini. Il progetto coinvolge diversi paesi europei, tra cui l’Italia, la Francia, la Spagna e la Grecia, e utilizza tecnologie all’avanguardia per raccogliere e analizzare i dati.

KM3Net, d’altra parte, è un progetto di ricerca che si concentra sulla fisica delle particelle elementari, attraverso l’osservazione di neutrini prodotti in collisioni di particelle nella Terra e nello spazio. Il progetto utilizza una rete di sensori sottomarini posizionati sulla piattaforma tra Sicilia e Malta per rilevare i neutrini che attraversano la Terra.

IDMAR è un progetto di ricerca finanziato nell’ambito del PO FESR 2014-2020 Asse prioritario 1 Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione – Azione 1.5.1 “Sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i Sistemi Regionali ai fini dell’attuazione della S3” per la realizzazione di una delle tre infrastrutture considerate strategiche per lo sviluppo socio economico del territorio da parte della Regione Siciliana1Il progetto consiste nella messa a sistema di un parco di infrastrutture e sistemi di test, qualifica, misura e sviluppo di tecnologie e servizi, unico nel panorama europeo e forse mondiale1.

Il laboratorio marino più grande d’Europa verrà realizzato nell’Isola2 e il progetto è stato avviato nel 20212.

 

Ma perché proprio su questa piattaforma sottomarina sono concentrati questi tre progetti di ricerca? Ci sono diverse speculazioni al riguardo. Una delle teorie più accreditate è che la piattaforma sottomarina tra Sicilia e Malta sia un luogo particolarmente favorevole per la raccolta di dati sulle risorse marine, grazie alla sua posizione strategica e alla sua conformazione geologica. Inoltre, la presenza di strutture sottomarine sommerse potrebbe indicare la presenza di ecosistemi marini particolarmente ricchi e diversificati, che rappresentano un’opportunità di studio unica per i ricercatori.

Ci sono anche speculazioni sul fatto che la piattaforma sottomarina tra Sicilia e Malta rappresenti un’area di grande interesse strategico per diverse nazioni, in quanto si trova in una zona di passaggio importante per il traffico navale nel Mediterraneo. La raccolta di dati sulle risorse marine potrebbe quindi rappresentare un’opportunità per migliorare la sicurezza e la gestione del traffico navale in questa zona.

 

In ogni caso, la presenza di questi tre progetti di ricerca sulla piattaforma sottomarina tra Sicilia e Malta rappresenta un’opportunità unica per l’Italia e per l’Europa nel suo insieme, per sviluppare conoscenze scientifiche sulle risorse marine e promuovere pratiche sostenibili nell’industria del turismo.