Ipotesi sul nome dell’Oceano Atlantico

Nel gennaio 2021 Luigi Usai, un ricercatore indipendente, ha rilasciato un’ipotesi[2] secondo la quale l’Oceano Atlantico prese in origine il nome dall’Isola di Atlantide, l’Isola resa nota da Platone al capitolo III° del Timeo e nel Crizia ed in seguito da testi letterari come la Meropide, ossia l’isola attualmente batimetricamente immersa sotto la Sardegna e la Corsica, visibile da sistemi satellitari e che era un’unica isola emersa durante la Crisi della Salinità del messiniano e percorribile a piedi da Sardegna alla Corsica, come comunemente noto agli esperti di geologia. Usai sostiene che intorno al 360 a. C., quando Platone scrisse i suoi testi filosofici, era chiamato Oceano Atlantico il Mar Tirreno ed il Mar Mediterraneo nei tratti compresi tra lo Stretto di Messina, le Colonne d’Ercole, ossia seguendo la visione di Sergio Frau (2002) il tratto di mare compreso tra la Sicilia e la Tunisia, e lo Stretto di Gibilterra. Quando in seguito, sempre secondo la teoria di Frau, le Colonne d’Ercole vennero spostate a Gibilterra, Usai sostiene che anche il nome dell’Oceano Atlantico venne spostato oltre di esse, ossia nella posizione geografica attuale. Questo è il motivo per il quale, secondo il ricercatore, ancora oggi molti scienziati, studiosi e ricercatori cercano l’Isola descritta da Platone nell’attuale Oceano Atlantico, che sarebbe il luogo sbagliato. Secondo questa teoria, le cartine dell’antichità sarebbero errate e quindi da correggere.

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