Angiopoietina-2 ANGPT2
Valutare la possibilità che il cancro sia un’infiammazione. Hackerare l’angiopoietina 2 permette l’intrusione di cellule T all’interno del tessuto canceroso, favorendo la terapia.
Angiopoietina-2 ANGPT2
L’angiopoietina-2 è una proteina codificata dal gene ANGPT2 negli esseri umani. È un antagonista naturale sia per ANGPT1 che per TIE2 e viene espresso solo nei siti di rimodellamento vascolare1. È anche una citochina multifunzionale che funziona sia nell’angiogenesi che nell’infiammazione2.
Il gene ANGPT2 negli esseri umani codifica per la proteina angiopoietina-2. Questa proteina appartiene alla famiglia delle angiopoietine, che sono fattori di crescita. La proteina codificata da questo gene è un antagonista dell’angiopoietina 1 e sia l’angiopoietina 1 che l’angiopoietina 2 sono ligandi per la tirosin-chinasi del recettore endoteliale TEK1. L’angiopoietina 2 è up-regolata in molte malattie infiammatorie ed è implicata nel controllo diretto delle vie di segnalazione legate all’infiammazione1.
Il gene ANGPT2 è associato a diverse malattie, tra cui la malformazione linfatica 10 e l’idrope fetale non immune1. Inoltre, l’angiopoietina 2 è up-regolata in molte malattie infiammatorie ed è implicata nel controllo diretto delle vie di segnalazione legate all’infiammazione1.
L’infiammazione è considerata un segno distintivo del cancro. Gli scienziati stanno esplorando il potenziale ruolo dell’infiammazione in molti aspetti del cancro, tra cui la diffusione della malattia all’interno del corpo e la resistenza dei tumori al trattamento1. L’infiammazione predispone allo sviluppo del cancro e promuove tutte le fasi della tumorigenesi. Le cellule tumorali, così come le cellule stromali e infiammatorie circostanti, si impegnano in interazioni reciproche ben orchestrate per formare un microambiente tumorale infiammatorio (TME)2.
Perché la struttura molecolare dell’angpt2 impedisce a CD8+ di raggiungere il locus?
L’angiopoietina-2 (Ang-2) è una glicoproteina secreta che gioca un ruolo complesso nell’angiogenesi e nell’infiammazione. La proteina matura di Ang-2 è lunga 478 aminoacidi. Contiene un dominio a spirale avvolta (aa 166-248) che media la multimerizzazione e un dominio fibrinogeno-simile C-terminale (aa 275-495) che media il legame del recettore1.
Ci sono molte ricerche in corso per sviluppare terapie mirate che possano influenzare l’angiopoietina 2 e altre molecole coinvolte nella progressione del cancro. Ecco un elenco di alcune delle ricerche recenti:
- L’angiopoietina-2 (ANGPT2) è un bersaglio immunitario nei pazienti ed è coinvolta nella resistenza al trattamento anti-VEGF con l’anticorpo monoclonale bevacizumab. È stato studiato il valore predittivo e prognostico di ANGPT2 circolante in pazienti con melanoma metastatico che ricevono terapia con checkpoint immunitario1.
- Studi di sopravvivenza multiregime e dati correlativi dei pazienti hanno identificato l’angiopoietina-2 derivata dal tumore primario come un potente bersaglio terapeutico per limitare la disseminazione linfogena delle cellule tumorali2.
- L’angiopoietina-2 è stata studiata come biomarcatore e bersaglio per la terapia con checkpoint immunitario nel melanoma metastatico3.
- L’angiopoietina-2 (Ang-2) è up-regolata in condizioni patologiche e agisce come un agonista/antagonista dipendente dal contesto dell’asse Ang-1/Tie2, causando la destabilizzazione vascolare e sensibilizzando i vasi sanguigni agli effetti del fattore di crescita endoteliale vascolare-A (VEGF-A). Ang-2 e VEGF-A agiscono sinergicamente per promuovere la permeabilità vascolare, la neovascolarizzazione e l’infiammazione, componenti chiave delle malattie vascolari retiniche. Le prove precliniche suggeriscono che la modulazione del percorso Ang/Tie ripristina la stabilizzazione vascolare e riduce l’infiammazione.
- L’angiopoietina-2 (ANG-2) è un bersaglio immunitario nei pazienti ed è coinvolta nella resistenza al trattamento anti-VEGF con l’anticorpo monoclonale bevacizumab. È stato studiato il valore predittivo e prognostico di ANGPT2 circolante in pazienti con melanoma metastatico che ricevono terapia con checkpoint immunitario.
Queste sono solo alcune delle molte ricerche in corso che mirano a sviluppare terapie mirate per influenzare l’angiopoietina 2 e altre molecole coinvolte nella progressione del cancro.
L’angiopoietina-2 (Ang-2) è una proteina complessa che viene secreta dal corpo e ha un ruolo importante nell’angiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli preesistenti, e nell’infiammazione. La proteina Ang-2 ha una lunghezza di 478 aminoacidi ed è costituita da diverse regioni funzionali.
Una di queste regioni funzionali è il dominio a spirale avvolta che si estende dalla posizione 166 alla posizione 248 dell’amminoacido. Questo dominio a spirale avvolta è importante perché media la multimerizzazione della proteina, ovvero la sua capacità di unirsi a se stessa e formare una struttura tridimensionale più grande.
Un’altra regione funzionale importante della proteina Ang-2 è il dominio fibrinogeno-simile C-terminale, che si estende dalla posizione 275 alla posizione 495 dell’amminoacido. Questo dominio è importante perché media il legame del recettore1, ovvero la sua capacità di legarsi a specifici recettori sulle cellule bersaglio e di trasmettere segnali di seguito.
Complessivamente, la proteina Ang-2 è una molecola molto importante nel regolare la formazione di nuovi vasi sanguigni e l’infiammazione. La sua struttura complessa e le diverse regioni funzionali sono fondamentali per la sua attività biologica e la sua capacità di interagire con altre molecole del corpo.
L’angiopoietina-2 (Ang-2) è una proteina coinvolta nella regolazione della crescita e della differenziazione dei vasi sanguigni. Ecco 20 processi in cui è nota la sua presenza:
- Angiogenesi: l’Ang-2 regola la formazione di nuovi vasi sanguigni durante la crescita e lo sviluppo.
- Infiammazione: l’Ang-2 è coinvolta nella risposta infiammatoria, regolando la permeabilità vascolare e l’adhesion delle cellule endoteliali.
- Cancro: l’Ang-2 è spesso sovraespressa nei tumori e regola la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari per la crescita del tumore.
- Malattie cardiovascolari: l’Ang-2 è coinvolta nella progressione di malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi.
- Malattie polmonari: l’Ang-2 è coinvolta nella progressione di malattie polmonari come la fibrosi polmonare.
- Sepsi: l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi della sepss e può essere utilizzata come biomarcatore prognostico.
- Malattie renali: l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi di malattie renali come la nefrosi.
- Diabete: l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi del diabete e può essere utilizzata come biomarcatore prognostico.
- Malattie neurologiche: l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi di malattie neurologiche come l’ictus.
- Malattie autoimmunitarie: l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi di malattie autoimmunitarie come il lupus eritematoso sistemico.
- Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS): l’Ang-2 è coinvolta nella patogenesi dell’ARDS e può essere utilizzata come biomarcatore prognostico.
- Rigenerazione del tessuto muscolare: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto muscolare.
- Rigenerazione del tessuto epatico: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto epatico.
- Rigenerazione del tessuto osseo: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto osseo.
- Rigenerazione del tessuto vascolare: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto vascolare.
- Rigenerazione del tessuto cardiaco: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto cardiaco.
- Rigenerazione del tessuto nervoso: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto nervoso.
- Rigenerazione del tessuto cutaneo: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto cutaneo.
- Rigenerazione del tessuto renale: l’Ang-2 è coinvolta nella regolazione della rigenerazione del tessuto
Ecco altri 20 processi in cui l’angiopoietina-2 è coinvolta:
- Infezioni batteriche: l’Ang-2 può essere coinvolta nella risposta immune a infezioni batteriche.
- Infezioni virali: l’Ang-2 può essere coinvolta nella risposta immune a infezioni virali.
- Malattie autoimmunitarie della cute: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi di malattie autoimmunitarie della cute come il pemfigoide bolloso.
- Malattie autoimmunitarie del sistema nervoso centrale: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi di malattie autoimmunitarie del sistema nervoso centrale come la sclerosi multipla.
- Sindrome dell’ovaio policistico: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi della sindrome dell’ovaio policistico.
- Malattie dell’occhio: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi di malattie dell’occhio come la degenerazione maculare.
- Malattie delle ossa: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi di malattie delle ossa come l’osteoporosi.
- Disturbi dell’alimentazione: l’Ang-2 è stata associata alla patogenesi di disturbi dell’alimentazione come l’anoressia nervosa.
- Invecchiamento: l’Ang-2 è stata associata all’invecchiamento vascolare e alle malattie associate all’età avanzata.
- Trapianti di organi: l’Ang-2 è stata studiata per il suo ruolo nella reazione del rigetto nei trapianti di organi.
- Terapie anti-angiogeniche: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie anti-angiogeniche in alcuni tumori.
- Terapie anti-infiammatorie: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie anti-infiammatorie in alcune malattie infiammatorie.
- Terapie per malattie polmonari: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per malattie polmonari come la fibrosi polmonare.
- Terapie per malattie renali: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per malattie renali come la nefrosi.
- Terapie per malattie cardiovascolari: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi.
- Terapie per malattie neurologiche: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per malattie neurologiche come l’ictus.
- Terapie per malattie autoimmunitarie: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per malattie autoimmunitarie come il lupus eritematoso sistemico.
- Terapie per l’infertilità: l’Ang-2 è stata studiata come bersaglio per le terapie per l’infertilità
L’angiopoietina-2 è una proteina che svolge un ruolo importante nella regolazione dell’angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni. I processi che coinvolgono l’angiopoietina-2 hanno alcuni punti in comune, tra cui:
- Attivazione di segnali cellulari: l’angiopoietina-2 si lega ai recettori presenti sulla superficie delle cellule endoteliali, le quali costituiscono la parete dei vasi sanguigni. Questa interazione attiva una serie di segnali cellulari che portano alla modificazione del comportamento delle cellule endoteliali.
- Modulazione della permeabilità vascolare: l’angiopoietina-2 regola la permeabilità dei vasi sanguigni, influenzando la capacità dei nutrienti e delle molecole di passare attraverso le pareti dei vasi e raggiungere i tessuti circostanti.
- Coinvolgimento nella crescita dei vasi sanguigni: l’angiopoietina-2 promuove la formazione di nuovi vasi sanguigni, un processo importante durante lo sviluppo embrionale, la riparazione dei tessuti e la crescita di tumori.
- Interazione con altri fattori di crescita vascolare: l’angiopoietina-2 collabora con altri fattori di crescita vascolare, come il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF), per regolare l’angiogenesi e la crescita dei vasi sanguigni.
In sintesi, i processi che coinvolgono l’angiopoietina-2 riguardano la regolazione dell’angiogenesi e la formazione dei vasi sanguigni, e si basano sull’interazione con recettori specifici sulla superficie delle cellule endoteliali e sulla modulazione dei segnali cellulari e della permeabilità vascolare.
L’inibizione della vascolarizzazione dei tessuti cancerosi è un approccio comune per combattere il cancro. Questo processo è noto come terapia anti-angiogenica e mira a bloccare la formazione di nuovi vasi sanguigni che forniscono ossigeno e nutrienti alle cellule tumorali. Ci sono diversi farmaci anti-angiogenici approvati per il trattamento del cancro che agiscono inibendo la crescita dei vasi sanguigni. Questi farmaci funzionano bloccando l’azione di specifiche molecole che promuovono la crescita dei vasi sanguigni, come il fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF). Inoltre, ci sono molte ricerche in corso per sviluppare nuove terapie mirate che possano influenzare altre molecole coinvolte nella progressione del cancro, come l’angiopoietina 2.
Come con qualsiasi trattamento medico, la terapia anti-angiogenica può avere effetti collaterali. Poiché questi farmaci agiscono inibendo la crescita dei vasi sanguigni, possono influenzare anche la formazione di nuovi vasi sanguigni in altre parti del corpo. Alcuni degli effetti collaterali comuni associati alla terapia anti-angiogenica includono l’ipertensione, la formazione di coaguli di sangue e la riduzione della guarigione delle ferite. Tuttavia, gli effetti collaterali variano da persona a persona e dipendono dal tipo di farmaco utilizzato e dalla dose somministrata. I medici monitorano attentamente i pazienti durante il trattamento per gestire eventuali effetti collaterali e adattare il trattamento di conseguenza.
Un modo per indurre l’anti-angiogenesi in modo mirato nei tessuti malati è attraverso la radioterapia. La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali e ridurre la dimensione del tumore. La radioterapia può anche avere un effetto anti-angiogenico, in quanto può danneggiare i vasi sanguigni che forniscono ossigeno e nutrienti alle cellule tumorali. Tuttavia, la radioterapia può anche danneggiare i tessuti sani circostanti, quindi viene somministrata in modo mirato per ridurre al minimo gli effetti collaterali.
Un altro approccio per indurre l’anti-angiogenesi in modo mirato nei tessuti malati è attraverso l’uso di farmaci anti-angiogenici coniugati con anticorpi monoclonali specifici per le cellule tumorali. Questi farmaci combinano la capacità degli anticorpi monoclonali di riconoscere e legarsi specificamente alle cellule tumorali con l’effetto anti-angiogenico dei farmaci anti-angiogenici. In questo modo, il farmaco viene consegnato direttamente alle cellule tumorali, riducendo al minimo gli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti.